mercoledì 3 aprile 2024
il terremoto M 7.4 del 2 aprile 2024: Taiwan, un'isola compresa fra due zone di compressione
domenica 17 marzo 2024
l’attività vulcanica sulla penisola di Reykjanes dal 2019 ad oggi: panoramica e pericoli associati
Vulcani e limiti di placca in Islanda dallo Smithsonian Volcanism Program |
l'attività vulcanica dal 2021 (Parks et al, 2024) |
schema della dinamica delle eruzioni nella penisola di Reykjanes (Parks et al, 2024) |
la linea rossa indica la frattura da cui sta fuoriuscendo il magma |
mercoledì 13 marzo 2024
Del ciclo del carbonio come driver principale dell’evoluzione di atmosfera, ambiente e temperature nei pianeti interni del sistema solare e delle condizioni "non astronomiche" necessarie per avere la vita in un pianeta extrasolare
Quest’anno l’Associazione Caffè-Scienza Firenze e Prato APS ha deciso di presentare come strenna natalizia un libro “Aspetti poco noti di Astronomia, Astrofisica e Astronautica - Tutto quello che avreste voluto sapere sul cielo ( ma non avete mai osato chiedervelo)". In questo libro abbiamo parlato di tante cose, come da indice che vedete qui accanto. Personalmente io ho parlate dell’influenza del ciclo del Carbonio sulle differenti traiettorie termiche di Venere, Terra e Marte e quindi del fatto che un pianeta extrasolare per ospitare la vita oltre ad essere nella zona "giusta" di un sistema stellare, deve anche avere il giusto termostato del carbonio. In questo post riassumo quanto ho scritto al proposito.
Il libro è disponibile in PDF a questo link.
una delle poche immagini che ha scattato una delle sonde sovietiche Venera nel 1975 prima di smettere di funzionare e una foto panoramica di Marte riprersa dal rover americano Perseverance |
Una storia sommaria del tenore atmosferico di CO2 dal Devonianio ad oggi |
- noi vediamo quel determinato sistema stellare in questo momento, ma come succede per il Sole e per le altre stelle della sequenza principale la zona Goldlock può variare durante la storia del sistema stellare: agli albori della storia del sistema solare la nostra stella era più fioca ed emetteva circa il 25% in meno di energia termica di oggi e in futuro ne emetterà molta di più
- in base alla composizione l’atmosfera di un pianeta può essere più o meno in grado di intrappolare il calore
Chen et al. (2023). Carbonate-rich crust subduction drives the deep carbon and chlorine cycles. Nature 620, 576–581 (2023)
Chevrier e Rivera-Valentin (2012). Formation of recurring slope lineae by liquid brines on present-day Mars. Geophysical Research Letters, Vol. 39, L21202
Ingersoll (1969) the runaway greenhouse: a history of water on Venus. Journal of Atmospheric Sciences, vol. 26, Issue 6, pp.1191-1198
Jakosky et al (2015). The Mars Atmosphere and Volatile Evolution (MAVEN) Mission. Space Sci Rev195, 3–48
Orosei et al (2018). Radar evidence of subglacial liquid water on Mars. Science 361, 490-493
Rickman et al (2019). Water in the history of Mars: An assessment. Planetary and Space Science 166, 70-89
Sagan e Mullen (1972). Earth and Mars: Evolution of Atmospheres and Surface Temperatures. Science 177, 52-56
Scherf et al (2021). Did Mars Possess a Dense Atmosphere During the First ∼400Million Years? Space Sci Rev 217, 2
Som et al (2015). Earth’s air pressure 2.7 billion years ago constrained to less than half of modern levels. Nature Geoscience 9 (6)
martedì 27 febbraio 2024
La Large Igneous Province di Alborz e l'estinzione di massa della fine dell'Ordoviciano: l'ultimo collegamento che mancava fra una estinzione di massa e la messa in posto di una LIP
la breve durata dei piani dell'Ordoviciano superiore e del Siluriano inferiore dimostra il prolungato turn-over faunistico |
l'orogene triassico di Alborz con in rosso le aree studiate da Derakhshi et al (2022 |
- Questa attività era già stata messa in relazione con il rift continentale che alla fine ha portato all'apertura della Paleotetide.
- Derakhshi et al (2022) hanno unito tutti questi magmi in una Large Igneous Province che chiamano LIP di Alborz.
BIBLIOGRAFIA
Derakhshi et al (2022), Ordovician-Silurian volcanism in northern Iran: Implications for a new Large Igneous Province (LIP) and a robust candidate for the Late Ordovician mass extinction Gondwana Research Gondwana Research 107 (2022) 256–280
Ernst et al (2021). Large Igneous Province Record Through Time and Implications for Secular Environmental Changes and Geological Time-Scale Boundaries. Chapter 1 In: Ernst, et al (eds.) Large Igneous Provinces: A Driver of Global Environmental and Biotic Changes. AGU Geophysical Monograph 255, pp. 3-26.
Ernst e Youbi (2017). How Large Igneous Provinces affect global climate, sometimes cause mass extinctions, and represent natural markers in the geological record. Palaeogeogr. Palaeoclimatol. Palaeoecol. 478, 30–52.
Kasbohm, et al (2021). Radiometric Constraints on the Timing, Tempo, and Effects of Large Igneous Province Emplacement. In: Ernst et al (eds.) Large Igneous Provinces: A Driver of Global Environmental and Biotic Changes. pp. 27-82.
Kozik et al (2022) Rapid marine oxygen variability: Driver of the Late Ordovician mass extinction , Sci. Adv. 8, eabn8345 (2022)
Li et al, (2021). Carbon and sulfur isotope variations through the Upper Ordovician and Lower Silurian of South China linked to volcanism. Palaeogeogr. Palaeoclimatol. Palaeoecol. 567
Powell et al (1995). Did Pannotia, the latest Neoproterozoic southern supercontinent, really exist?: Eos (Transactions, American Geophysical Union), Fall Meeting,76,46, p.172 3.
Raup e Sepkoski Jr (1982). Mass extinctions in the marine fossil record. Science 215, 1501–1503
venerdì 23 febbraio 2024
in base ai modelli fra qualche giorno potrebbe esserci la quarta eruzione in 3 mesi vicino a Grindavik
il grafico dell'andamento del'accumulo di magma dal primo giorno di sollevamento in poi. |
carta del rischio valida dal 23 al 26 gennaio, al netto di possibili sviluppi |
mercoledì 7 febbraio 2024
la interessante proposta di un aggiornamento nella scala del tempo geologica della Luna
- il primo consiste in un “rinnovo” della cronologia iniziale della storia lunare
- il secondo il raggruppamento delle varie unità temporali, anche quelle più recenti, in tre eoni
la cronostratigrafia lunare attuale con il tipo di avvenimenti principali |
- una fase iniziale in cui la superficie del nostro satellite è completamente coperta da un oceano di magma (che è avvenuta anche sulla Terra
- una seconda in cui, cristallizzatasi la superficie, si formano una trentina di crateri da impatto particolarmente evidenti (fino a quando c’era l’oceano di magma le tracce degli impatti venivano perse presto).
Guo et al (2024). A lunar time scale from the perspective of the Moon’s dynamic evolution Sci China Earth Vol.67 No.1 249
Orgel et al (2018). Ancient bombardment of the inner solar system: Reinvestigation of the “fingerprints” of different impactor populations on the lunar surface. J Geophys Res-Planets, 123: 748–762
Wilhelms et al (1987). The Geologic History of the Moon. Washington DC: U.S. Government Printing Office
mercoledì 24 gennaio 2024
i corsi d'acqua di Firenze, a cielo aperto e tombati, da una cartografia della Regione Toscana
1. la carta che utilizza la cartografia regionale. Con la stella è indicato il punto della foto 3 |
2. le "rapide" con le quali il Mugnone si getta in Arno credit: Autorità di Bacino dell'app. Settentrionale |
3. i resti dell'alveo del fosso di Gamberaia e il ponticino di via dei Bastioni all'incrocio con il viale Michelangiolo |
4. le deviazioni del Mugnone dal 1000 ad oggi |